SVN004
Got the Magic
Brani originali e popolari della cultura celtica
Celtica Harp Orchestra
Fabius Constable, direttore
1. | An Alarc’h | Orchestra | |||
2. | Morrison Jig | Cinque arpe celtiche | |||
3. | With This Love | Orchestra, oboe | |||
4. | Brian Boru’s March | Orchestra | |||
5. | Suil a Ruin | Due arpe e voce | |||
6. | The Shrine | Orchestra | |||
7. | Children of Llyr | Orchestra, uillean pipes | |||
8. | Miss Mc Dermot | Cinque arpe celtiche | |||
9. | Me, You & the Bathroom | Orchestra, oboe | |||
10. | Mon | Orchestra, uillean pipes | |||
11. | Let it Wait | Due arpe e voce | |||
12. | Morrison Jig (alt. take) | Cinque arpe celtiche | |||
13. | She once Smiles |
Registrazione digitale: Rocca Brivio Sforza – San Giuliano Milanese (MI), Italia – 26/27 aprile 2003
Tecnica microfonica: AB
Attrezzatura: 2 microfoni AKG ULS CK62 (C480-B); convertitore A/D RME ADI96-PRO
Formato di registrazione e editing: 24 bit, 44.1 ks
Registrazione, editing e mastering: Federico Cabitza, Marco Brianza
“The music of what happens” – la musica di ciò che accade: è questa la semplice ma significativa indicazione che percorre tutta la musica realmente celtica, indicazione che risale fino a quelle epoche lontane in cui la musica dei bardi cantava la magia dell’attimo presente e lo fissava in melodie suggestive; indicazione che rivive anche oggi nell’approccio alla musica della Celtic Harp Orchestra e che ha in questo CD (che ricorda fin dal titolo la magia dell’attimo colto dal suono senza sofisticazioni e artifici) una rappresentazione chiara e fedele.
Riproduzione integrale delle note del libretto allegato a Got the Magic – © SVaNa – 2003
Note sulla registrazione
È stato con grande piacere che la SVaNa (nome antico anch’esso, che risale al termine sanscrito per “suono”) ha accettato l’invito a collaborare con Ethnoworld e la CHO per la realizzazione di questo progetto, poiché la filosofia di registrare la musica in ambienti vivi, reali e spaziosi nel modo in cui essa è effettivamente suonata, senza elaborazioni artificiali o inganni sonori, è sempre stata anche la nostra.
È per questo che “got the magic” costituisce anche un documento sonoro un po’ rivoluzionario nel suo piccolo: infatti il settaggio microfonico essenziale e la precisa volontà da parte nostra, del produttore e del direttore artistico di lasciare tutti quei suoni ambientali che facevano da cornice naturale all’orchestra (il canto degli uccelli, il vento, lo stormire delle fronde, i suoni provenienti dalla campagna circostante…) lo rendono quasi un unicum nella discografia che tenta di proporre non solo la bellezza del repertorio celtico ma anche il suo spirito più autentico.
La registrazione è avvenuta in diverse sale (selezionate in funzione della musica da eseguirsi) di una magnifica villa del seicento, immersa nel verde della campagna del milanese: SVaNa ama definire registrazioni come questa dei “live senza pubblico”, intendendo così sottolineare l’unità di esecuzione ed interpretazione tipica dei concerti live, ma anche il fatto che tali qualità sono ottenute nelle condizioni privilegiate di silenzio e di raccoglimento che una villa, una chiesa o un castello non aperti al pubblico possono permettere. Per questo motivo è stato nostro preciso fine quello di realizzarne un documento sonoro che rispecchiasse nella maniera più semplice – e al contempo più pura – ciò che effettivamente quel giorno e in quella villa è accaduto, la musica che effettivamente vi è stata suonata, nel momento e nel modo in cui essa è stata eseguita e sentita da tutti i suoi esecutori.
È proprio “The music of what happens”, decine di secoli dopo quella dei bardi celtici, che la tecnologia più avanzata porta nelle case e nei cuori di tutti gli amanti della musica. Della musica vera.
Federico Cabitza
Riproduzione integrale delle note del libretto allegato a Got the Magic – © SVaNa – 2003